PILLOLE

#tuttoindodiciminuti

2024/25

16-25 Luglio

 

mar-dom ore 20:00 / ingresso 5€

prenotazionifortezzaest@gmail.com

via Francesco Lapatelli,62

 

 

 

16 LUGLIO

GOTICO MEDITERRANEO

concerto per elettronica e persone

di Sergio Beercock

produzione Babel

Beercock fonde il corpo e la voce in un’;esperienza musicale unica, intrisa del concept di isola. Nato in Inghilterra ma cresciuto in Sicilia, porta con sé l’influenza di due isole nelle sue performance. Attraverso cori, body-beats campionati e loop-station, crea un ponte tra influenze urbane ed elementi arcaici mediterranei, rendendo tangibile la dualità delle sue origini. La sua voce, potente e emotiva, trasmette densità e intensità, quasi al limite del gospel, mentre i momenti in cui canta insieme al pubblico aggiungono un’ atmosfera corale e partecipativa alle sue esibizioni, trasformandole in veri e propri riti umani. Un connubio di suono, identità e collettività.

IL PIANTO BEFFARDO DI CRONO

Regia e drammaturgia Angelo Castaldo

Soggetto e coreografie Giulia Basilone

con Chiara Cappelli e Teresa Flor Castellani

Voce registrata Luca Cappelli

Musiche originali Riccardo Gorone

Prodotto da Voci Fuori Campo e In Fabula APS

Con il sostegno di Attodue e Officine Papage

Il rapporto tra un padre e una figlia ci racconta un’esperienza di crescita personale che si nutre di molteplici prospettive. Senza soffermarsi sulle criticità del rapporto col padre, si riflette sull’equilibrio che ognuno di noi cerca di costruirsi a modo proprio attraverso l’esperienza di crescita, sul rapporto con le proprie emozioni, e sulla instancabile dicotomia tra la vita e la morte, tra il tempo e lo spazio, tra i pieni e i vuoti, in un loop temporale che va a confondersi con l’onirico.

MUSE

di e con Alice Generali e Camilla Tagliaferri

Eroto e Thàlia, rispettivamente musa della poesia erotica e musa della commedia, da secoli sono rinchiuse in un non-luogo, dove tempo e spazio sembrano essersi fermati. Sembrano” perché fuori da lì, il mondo è andato avanti. Tanto avanti da arrivare ai giorni nostri. Qualcuno però sta per invocarle, anzi per convocarle, e dare loro la possibilità di una vita…reale. Sopravviveranno a questa nuova vita o la realtà è troppo anche per le Muse?

HO RAPITO PAOLO MIELI

di e con Diego Frisina

Regia: Mario Pizzuti e Diego Frisina

Diego Frisina, sopraffatto dal senso di impotenza di fronte alla faziosità dei mezzi di informazione, decide di compiere un gesto estremo: rapire il noto giornalista Paolo Mieli. Questo innescherà una reazione a catena che porterà Diego al centro del sordido intreccio che lega la stampa al potere politico-finanziario.

SANTA SMERALDA

di e con Smeralda Capizzi

Questa è la storia di una famiglia qualsiasi nella Sicilia degli anni 90, e vorrei che ognuno trovasse in questa storia un pezzetto di sé. E’ un lavoro sulla memoria e sul tempo che ci separa da ciò che è stato e continua ad esistere in varie forme: nei ricordi, ma anche tendenze, abitudini, parole che fanno parte della nostra storia personale e ci compongono. Un dialogo ironico e poetico con il passato, con le nostre radici e quelle immagini e luoghi che vivono in noi silenziosi.

 

17 LUGLIO 

VITE BINARIE

di e con Stefano Dattrino e Aurora Dario

In una ferrovia due sconosciuti condividono per caso una panchina. Lui aspetta un importante arrivo. Lei ha appena detto il suo primo addio. In un linguaggio poetico che è tutto fuorché verbale, il corpo rimane l’ultimo e il solo baluardo d’espressione. L’ ‘Aspettare’ prende forma, in un’atmosfera suggestiva e magica, e i due sembrano dimenticarsi di chi deve arrivare o di chi è partito. Che poi, alla fine, era così importante?

DOPPIO GIOCO

Compagnia: Ass.ne cult. Xenia

Regia e Testo: Luigi Facchino

Cast: Giacomo Doni, Giovanni Cordì

Una storia grottesca che racconta di un re malato, decadente, delirante, seduto su un trono traballante e del suo buffone, un macabro giullare dall’andatura di ragno. Il sovrano si trascina, a stento, tra i fumi della rabbia e della gelosia, mentre la regina muore in una delle stanze del palazzo. in lui vige la consapevolezza che il giullare, suo amico e confidente, l’ha tradito lasciandosi andare alla passione con la regina. Un oltraggio, non solo all’amicizia, ma anche al potere regale. Perciò tra i due comincia un macabro gioco di sdoppiamenti, divincolandosi tra le pieghe più oscure dell’anima e la voglia di un riscatto che non arriva mai o forse.

UN GIORNO DIVERSO

Drammaturgia – Domenico De Meo

Regia – Domenico De Meo

con Francesca Florio, Diego Giangrasso

Musiche – Martina De Santis

Video – Addis Rossi

Scene – Ariele Amodio

Costumi – Simòne Gadì

Uomo e Donna, nudi, si trascinano nel loro tempo: immutabile e vuoto. Un giorno, in un sacco nero, trovano vecchi vestiti, i quali costringono i protagonisti ad intraprendere un viaggio nelle profondità del loro passato. I secondi iniziano a scorrere e così la solitudine, l’innamoramento, l’inadeguatezza, la noia, il senso di colpa, diventano il combustibile che muove Donna e Uomo alla ricerca di ciò che sembra essere Libertà.

MARGHERITA TRA LE STELLE

di Marco Usai

conValeria Romanelli, Teo Guarini, Chiara Tomei, Marco Usai

Regia Marco Usai

Non tutte le bambine giocano con le bambole. Margherita Hack non sta mai ferma: corre tra i corridoi del museo e i vialetti dei parchi, ha un carattere forte e indipendente. Voleva fare lettere, ma si annoia alla prima lezione e così inizia a studiare astrofisica, quasi per caso. I viaggi e le pubblicazioni internazionali però non sono un caso, sono le tappe di un percorso fatto di lavoro e lotta in un ambiente accademico rigido e poco accogliente. Con un grande sogno: dirigere un osservatorio astronomico. 

OCCIDENTE SOLITARIO

Con  Federico Poggetti, Jacopo Dragonetti, Valentina Martone, Sergio Brenna

Regia e messa in scena : Sergio Brenna

In un posto sperduto vivono due fratelli: Coleman e Valene. Loro padre è appena morto per un colpo di fucile e la loro vita procede tra dispute e aggressioni reciproche. A parte litigare l’unica cosa che riescono a fare veramente insieme è bere il whisky che viene fornito a domicilio da una giovane chiamata Ragazzina. Poi c’è padre Welsh, giovane prete alcolizzato, che prova a risolvere il rapporto conflittuale tra i due fratelli.
Da qui in poi, tra rivelazioni e gesti estremi, non tutto va come dovrebbe andare… o forse si.

IL COMPLEANNO DI NIKI

Drammaturgia e regia: Pier Vittorio Mannucci

Interpreti: Gledis Cinque, Erica Del Bianco

Produzione: PaT – Passi Teatrali

Anna, una fumettista, non riesce a proseguire la striscia che l’ha resa celebre. Inseguita da mostri invisibili, cerca tranquillità e ispirazione nel suo studio, un’oasi dove è ammessa solo Niki, un lupo, protagonista della striscia e sua amica immaginaria fin dall’infanzia. Tra comici rituali per trovare l’ispirazione, sindrome dell’impostore, e strani malori di Niki, le due amiche indagheranno il passato per svelare i segreti del presente.

18 LUGLIO

DIARIO SOTTO LE BOMBE

Regia: Davide Garattini Raimondi

Con: Alessandro Gautiero e Paolo Carlo Alberto Gramegna

Direzione musicale: Luca Scuri

Produzione: BarabiTTeatro 2023

Attraverso un’esperienza tragica come la guerra e di situazioni difficili, forti e violente due bambini: fratelli gemelli, sono chiamati a rieducarsi, mano a mano si troveranno a modificare il loro essere, il loro modo di vivere. Un racconto che nasce in un periodo storico preciso come la seconda guerra mondiale ma che potrebbe essere riportato in qualsiasi altro periodo: nel presente, dove le guerre purtroppo, in un modo o nell’altro, entrano prepotentemente anche nelle nostre case.

COWBOYS #2

di Sam Shepard
Diretto e interpretato da Rachele Spinozzi e Francesco Terranegra
Regia di Rachele Spinozzi e Francesco Terranegra

Cowboys #2 di Sam Shepard narra di due personaggi, Chet e Stu, rimasti soli nella Red Valley, una valle isolata degli Stati Uniti, dove il caldo e la mancanza di acqua affliggono i personaggi costringendoli ad evadere nelle loro storie immaginarie. In un parallelismo tra realtà e finzione, i personaggi si scontrano con i loro desideri, paure e speranze.

ALICE NO

Un progetto de La Petite Mort Teatro

Di e con Sofia Pauly

Regia Gianluca Maria Bozzale

Costumi Nicoletta Fasani

Grafiche Laura Buscemi

Si ringraziano Marco Ragaini e Artisti 7607

Alice ha 34 anni, un bel lavoro e un compagno che ama. Secondo gli standard dovrebbe desiderare di mettere su famiglia. Non è così. Ha un problema? ‘Alice no’ è la volontà di rispondere a questa domanda, è una riflessione ironica sul desiderio di maternità o meglio sul non desiderio di maternità.

LE CATTIVE ABITUDINI

Scritto e diretto da: Jacopo Neri

Con: Giacomo De Rose, Jacopo Fazzini, Jacopo Neri

Musiche originali: Enrico Truffi

Produzione: Eat the catfish

Tre fratelli si ritrovano alla vigilia di Pasqua: Luca, che ha da poco superato una dipendenza da stupefacenti, Davide, che lo ha assistito da solo nella casa dei genitori, Marco, che torna da Parigi, dove nell’ultimo anno è diventato un medico di successo. Consapevole di aver trascurato i problemi della famiglia, Marco è ansioso di redimersi, e offre a Luca un lavoro in una prestigiosa società francese. Ma le conseguenze della proposta gli sfuggono di mano quando Davide si rivela incapace di separarsi dal fratello minore e di accettarne veramente la guarigione.

EUGENE DAL TONIC

DI e con Stefano Vigilante e Marco Maltauro

Eugene Dal Tonic viene presentato come un vecchio artista del teatro-danza d’avanguardia. E’ romano d’origine ma ha sempre vissuto all’estero, a Londra, a Parigi. Ha lavorato con mostri sacri come Lindsay Kamp e ha incontrato e si è scontrato con tantissime grandi star del passato. Il problema è che la sua memoria ora è piuttosto confusa. Si presenta comunque sul palco per riproporre un vecchio successo: la sua versione originalissima di Romeo e Giulietta, molto apprezzata dalla critica dl passato.

19 LUGLIO

PROMETEO DECADUTO

drammaturgia di Chicco Dossi

regia di Chicco Dossi ed Edoardo Barbone

con Edoardo Barbone

Scizia. Territori dell’ex – o futura – Unione Sovietica. La guerra intestina ha visto trionfare Zeus e sgominare i Titani. Prometeo si è macchiato di una grave colpa: aver donato all’umanità un’energia potenzialmente infinita, sprigionata dalla fusione degli atomi che compongono la realtà. Un’energia che prometteva libertà dalla presenza asfissiante degli dei, e per questo invisa agli immortali.

SEXY MARGINALIA

Di Collettivo Baladam B-side

Ideazione: Rebecca Buiaforte, Antonio “Tony” Baladam

Drammaturgia, regia, interpretazione: Antonio “Tony” Baladam

Dramaturg: Claudia Manuelli

 

Sexy Marginalia è un evento performativo di sperimentazione linguistica che racconta la relazione tra città e provincia nel nostro paese in questo periodo storico, analizzandone frammentazioni, contraddizioni, violenze, seduzioni e scambi. La performance si presenta in forma di monologo comico oceanico, di macchina teatrale autogenerativa babelica particolarmente divertente, di opera-mondo con ispirazioni dirette nel genere del realismo isterico.

SENZAMENTE

Regia: Michela Lusa

Autrice: Michela Lusa

Interpreti: Michela Lusa, Claudia Nicolazzo

Rebecca si sveglia in un cimitero accanto alla propria tomba. La situazione surreale non sembra disturbarla, finché una speleologa emerge da un’altra tomba e le rivela che il cimitero è in realtà un rifugio mentale creato da Rebecca per sfuggire a qualcosa. Da due settimane, il suo corpo vive senza mente. Insieme, devono intraprendere un viaggio per riportare Rebecca alla realtà o rischiare di celebrarne il funerale.

IL MIO VICINO GEORGES PEREC

testo di Carolina Germini

regia di Carolina Germini e Jacopo Angelini

con Jacopo Angelini

1975. Parigi. Lo scrittore Georges Perec è nella sua stanza, nel suo appartamento. È nel pieno della progettazione del suo capolavoro: il romanzo La vita istruzioni per l’uso. Entriamo nel vivo del suo processo di scrittura attraverso la voce di Daniela, la sua vicina di casa italiana, che ci racconta com’è stato avere per vicino di casa uno dei più grandi scrittori francesi, prima ancora che raggiungesse il successo.

GAM

Drammaturgia originale di e con Lorenzo Ciambrelli

Regia e adattamento di Giacomo De Cataldo

Tecnico luci Nicolò Vernazzani

Assistente regia Sofia Russotto

Lorenzo va in Thailandia e fa amicizia con Zek. Per gioco, una sera vanno a caccia di fantasmi ma succede qualcosa di strano, Zek gli dice che sono stati maledetti. Lorenzo non ci crede. Torna a Roma, dopo poco viene a sapere che Zek muore in un incidente. A Roma le giornate passano. Lorenzo sà che deve fare qualcosa, ma non sa cosa… Cresce in lui la paura di consumare la vita, senza riuscire a lasciare un segno.

20 LUGLIO

PRIMA DELLA P CI VUOLE LA M

Regia: Susan B., Yvette Queirolo, Ilaria Tonali

Testo: Yvette Queirolo

Musiche: Susan B., Yvette Queirolo, Ilaria Tonali

Movimento scenico: Ilaria Tonali

Produzione esecutiva: Susan B.

Compagnia: Echo – Compagnia Teatrale Indipendente

Sampierdarena è un quartiere di periferia trascurato e ignorato. Uno dei tanti in Italia. Ad un estraneo appare sporca, degradata, pericolosa, ma Yvette, una bimba nata e cresciuta lì, ne mostra i luoghi e abitanti attraverso i suoi occhi. Può esserci ancora bellezza in ciò che è stato abbandonato, ma ha un costo prendersene cura. Per cosa vale la pena pagarlo?

RESET

Regia Eleonora Lipuma

con Chiara Bernabei, Valeria De Michele, Miriam Previati, Cinzia Ravaglia, Laura Sellari, Emanuela Serini

Sei donne si dirigono in fabbrica per affrontare, come ogni mattina, la dura giornata lavorativa. Vivono sulla loro pelle la paura di un licenziamento e si interrogano sul domani. Cosa ci riserva il futuro? Cosa siamo disposte ad accettare pur di lavorare? Pedine di un gioco di potere pericoloso dove un ripristino dei dati di fabbrica può cancellare in pochi minuti la loro identità e dignità umana, azzerando le loro vite.

LA SARTORIA

 Scrittura scenica e regia collettiva

con Toni Bia, Mirea Milano, Luca Cardetta

Tre sarti, tre maghi, tre umani e un viaggio dalle radici allo spreco, delle emozioni  rubate e del consumismo. Tra tessuti danzanti Ieri e oggi dialogano tra di loro in modo giocoso, conflittuale ed esasperato fino all’interramento dell’umano. A questa apocalisse sopravvive, con fatica, la perseveranza che la tradizione porta con sé.

E’ANDATA COSI’

un progetto di e con Martina De Santis

liberamente ispirato a È stato così di Natalia Ginzburg

di e con Martina De Santis

È andata così è un lavoro di composizione originale liberamente ispirato al romanzo breve di Natalia Ginzburg È stato così, ed è una creatura ibrida: ora spettacolo teatrale, ora confessione con sapore di stand up, ora quasi-conferenza-letteraria, ora report dell’indagine di un omicidio, ora collezione di immagini più o meno note sedimentate nel nostro immaginario collettivo. L’attrice-autrice a partire dal colpo di pistola iniziale del romanzo («e gli ho sparato negli occhi») e da una frattura fisica evocata sulla scena gioca con il testo di Ginzburg saldandogli un racconto autobiografico che riflette sul senso di perdita.

PEZZI PEZZI. SCIABOLARE IL CIELO

Scritto, diretto e interpretato da Sara Firrarello

Musiche Francesca Pizzo Scuto, Cesare Basile

Luci Francesco Sequenzia

Con il supporto di Spazio Oscena e Zona Jota

Una creazione Iunta

Ogni geografia è poetica e politica, la mia bocca è cono capovolto d’entroterra, bocca per fiabe che diventano vive e si mangiano il tempo. Credo nel racconto come atto non conforme, credo all’incredibile per vocazione. Desidero sottrarre memorie all’oblio, reinventarne i resti, ricucire la trama tra immaginario e reale, sud, polis e corpo di donna. Ho trafugato la Draunera, ad una sicilia che esiste, ad una sicilia che non esiste, trafugata ad un immaginario collettivo per fame della mia immaginazione. Si chiamava Draunera la tromba d’aria, si credeva fosse donna, si credeva che per placarla bisognasse fendere il cielo con una falce.

CHIP

Drammaturgia: Francesco Petruzzelli

Regia: Carlotta Mangione e Michele Lisi

Interpreti: Carlotta Mangione e Michele Lisi

Musiche e effetti sonori: UGEN Sonorization

Alex e Yu sono i primi pazienti cavia per un innovativo impianto cerebrale. Attraverso i loro occhi e le loro esperienze ci chiederemo quali possano essere gli effetti di una simile operazione e quali le implicazioni morali di un processo i cui benefici comportano anche un certo grado di privazione di umanità.

21 LUGLIO

SPEED

Testo di Roberto Simonte

Regia di Paolo Panizza

Performer Maziar Firouzi

Speed racconta il percorso di un ragazzo gay in una città come Palermo che nasconde le proprie diversità, ma al tempo stesso le abbraccia senza remore. Eppure lui fugge dalla città, dalla madre dal culo flaccido esposto, una madre ormai perennemente sdraiata su un divano in attesa che il padre torni. E così in una fredda Milano cercherà l’amore nei bagni degli autogrill, nelle discoteche, prostituendosi per permettersi le droghe. Le conosce tutte, ce le racconterà tutte. Sino alla fine, quando stanco di questo suo perdersi tra droghe e relazioni violente, causerà un disagio al transito della metropolitana. Il testo, marcatamente non teatrale, si muove in una narrazione non lineare, tra liricismi e affondi emotivi.

INTERVALLO

Di e con Gianmarco Cro e Francesco Iaia

Spettacolo per due attori e manichino. Congestione autostradale. Non è solo traffico, ma una presa di posizione molto chiara. Qualcuno ha bloccato il flusso di macchine, seduto per terra. L’autostrada non si muove e presto la logica e il buon senso lasciano spazio al panico, l’ansia, la violenza. Bloccando una strada, si può fermare la giornata di molta gente, ma il mondo? Si può fermare il mondo? Un’idea può davvero essere a prova di proiettile? I due (o forse più) interpreti, agiscono come peggio possono, assecondando l’istinto di sopravvivenza e quindi, dando il peggio di loro.

KALERGI! – Il Complotto dei Complotti

testo Luca D’Arrigo con il contributo di Firmamento Collettivo

regia Adele Di Bella

con Carmelo Crisafulli, Luca D’Arrigo, Martina Tinnirello, Giulia Trivero
foto Francesco Lurgo

un progetto di Firmamento Collettivo

Una piccola compagnia teatrale lavora sotto copertura a favore del piano Kalergi, per sostituzione etnica della popolazione europea. Questa storia finzionale si intreccia con la realtà, quella del suo autore, Luca, e dei suoi amici, alla ricerca del proprio spazio in un mondo pieno di storture sociali, economiche e politiche che contribuiranno a far scivolare Luca nel pensiero complottista.

QUANDO LE PORTE DELLE CASE RESTERANNO DI NUOVO APERTE

una creazione also.known.as.

testo Simone Corso

dramaturg  Jovana Malinarić

con   Carmelo Crisafulli,Paola Francesca Frasca,Francesco Roccasecca, Simone Cammarata, Tobia Dal Corso Polzot

Prendendo le mosse da un fatto di cronaca del 2019 che ha avuto ampio spazio dedicato sui mezzi di informazione nazionali, lo spettacolo non ne traduce in forma scenica la trama, ma partendo da ciò che è accaduto e da quello che è stato raccontato dopo, prova a indagare quelli che sembrano i tratti comuni alle dinamiche sociali che ne soggiacciono col fine di far diventare l’evento teatrale un’occasione di confronto e creazione partecipata.

LA DOGANA

Di e con                       Merel van Dijk

Regia                           Cristina Lucchi Vuolo

Edizione testo              Cristina Lucchi Vuolo

Quattro dogane, quattro codici di comportamento, quattro video: questo è il perimetro che van Dijk, performer e musicista, si trova ad affrontare. Come duplicati del Sé, le voci/video sono i ‘devo’ sociali interiorizzati con cui van Dijk si scontra: dispositivi di controllo su pensieri, azioni e sentimenti In questo viaggio interiore van Dijk troverà un linguaggio di rottura delle norme sociali facendosi ‘corpo sonoro’.

22 LUGLIO

C’E’ GENTE CHE HA STUDIATO ALLA SCUOLA DEL DIAVOLO

Drammaturgia Clara Galante

Con Alma Poli e Sabrina Ponticelli

Vittima o carnefice? Chi di noi quotidianamente non alterna questo stare al mondo con gli altri e con se stesso. Sta qui la provocazione che vogliamo suscitare, irrompendo nel presente con forza, perché fare il Teatro, oggi più che mai, necessita trovare un “terreno comune”, qualcosa che possa toccare ogni età, sesso, condizioni sociale, politiche ecc. Il trauma è quel terreno e questo lavoro nasce da una violenza.

23 LUGLIO

ADESSO GJURA 

una campagna elettorale di e con Jozef Gjura

campaign manager Giulia Odetto

con il sostegno di O.T Anacoleti, Vercelli

 E’ veramente possibile fondere arte e politica insieme? Riusciremo veramente a insinuare il dubbio tra il pubblico che questo non è uno spettacolo? Se sì, vogliamo iniziare a farlo dalle fondamenta, da ciò che per noi è la parte più “seriosa” di questo mestiere: i crediti. Cosa accomuna Gjura e Berlusconi? Non l’evidente legame con la mafia, ma il carisma, quel dono divino elargito a una persona prescelta a vantaggio dell’intera comunità:  “L’italia è il paese che amo e quindi ho deciso di  scendere in campo a favore di tutta la comunità: sono Jozef, sono un uomo, sono italiano, tecnicamente sono anche cristiano, ma soprattutto sono umano, altruista e fotogenico!

PROMENADE DE SANTE’

Supervisione artistica e tecnica: Cristiana Vaccaro

con Veronica Buccolieri, Alessio Grippo

In Promenade de Santé di Nicolas Bedos, si racconta l’incontro tra un uomo e una donna in un ospedale psichiatrico. Da subito è evidente l’attrazione tra loro, l’affinità sia mentale che “patologica”, piccole dipendenze, manie, inquietudini che li accomunano. I due dovranno fare i conti con le loro fragilità, assecondando o andando contro la “condizione d’innamoramento”.

LEZIONE DI TWERK

di Clara Morlino e Achille Mandolfo

Regia Claudia Morlino

con Achille Mandolfo, Antonio Frammarin, Clara Morlino

“Il sesso senza consenso è stupro” è la frase che sentiamo quotidianamente su ogni tipo di social e ciò accade sia nel mondo etero che in quello omosessuale.

I due protagonisti, Deva e Atos, da tre settimane frequentano lo stesso locale con un solo obiettivo: distruggere il loro carnefice. Finalmente il momento è arrivato e sono disposti a tutto, pur di riottenere la loro dignità.

QUANDO I PESCI RICORDERANNO ALLORA NOI Memorie labili di pesci perbene

Autore: Victoria Blondeau

Adattamento e Regia: Simona De Sarno

Con: Gabriele Crisafulli, Caterina Fontana e Damiano Venuto

Musiche: Jacopo dell’Erba

“Quando i pesci ricorderanno, allora noi. Memorie labili di pesci perbene” è una pièce teatrale che, attraverso una metafora semplice, esplora le tematiche della memoria e dell’oblio. In questo contesto, il pesce rosso diventa il simbolo della condizione umana, eternamente intrappolata in una subdola amnesia universale. La trama si sviluppa attorno a due comuni Carassius Auratus, colti nell’ora precedente il cambio dell’acqua della loro vasca, ormai sporca e opprimente. L’arrivo di un terzo pesce, di una razza diversa, introduce una svolta drammatica: la sua morte improvvisa. I due pesci rimasti sono costretti a confrontarsi con questo evento tragico, ma la loro memoria labile li condanna presto a dimenticare l’accaduto, sottolineando la loro incapacità di conservare ricordi duraturi.

QUELL’ATTIMO DI BEATITUDINE
Di e con Christian Di Filippo

N vive da dieci anni in una Citroen Diana e passa le giornate ad osservare i condomini di fronte, scrivendo lettere per migliorare il quartiere. Nessuno però si è mai accorto di lui di lui fino a quando, sentendosi osservati, i vicini decidono di farlo allontanare. In un atto disperato allora, N brucia la sua macchina, causando un incendio che mette in pericolo il palazzo e viene arrestato per omicidio doloso. In carcere, scopre di avere poteri di guarigione, trasformando la sua cella in un luogo di pellegrinaggio per altri detenuti. La sua fama si diffonde anche fuori dal carcere, attirando l’attenzione del programma televisivo “Trovato” su Rai1, che deciderà di ospitarlo in diretta in una puntata assieme al Papa.

24 LUGLIO

BASSA MAREA

Di e con Marica Mastromarino

Con inserto testuale i Giovanni Sommazzi

Drammaturgia del movimento Chiara Ameglio

Sound designe Eros Dalla Barba

La marea ha a che fare col sangue, coi liquidi, con lo scorrere. Con l’energia, con il tempo, con gli avvenimenti della vita. Esistono maree emotive, acquatiche, terrestri e atmosferiche: l’attrazione della luna agisce su tutta la materia. Ci sono giorni che acqua non ce n’è, che la marea è bassa e rivela il fondale secco, l’acqua si ritira / Bassa Marea, è un processo di ricerca performativo e di esplorazione a livello fisico e vocale, per far emergere la voce della propria marea interiore, fatta di suono e parole.

PSICOSI DI UN’INTELLIGENZA ARTIFICIALE: Scene di vita quotidiana

Drammaturgia: Cecilia Menna, Antonio Framarin

con Francesca Barbieri, Antonio Framarin

Regia: Cecilia Menna

Bot è un nuovo modello d’Intelligenza Artificiale che da poco è stato lanciato sul mercato. Petunia Bromilda, al vertice di una delle più importanti aziende, decide di acquistarlo avendo già grandi cose in mente per luiI due finiranno per incontrarsi più volte, in situazioni alquanto bizzarre e con ruoli completamente diversi, tanto da traumatizzare fortemente Bot al punto di decidere di non recarsi più al lavoro e rinchiudersi, almeno temporaneamente, dentro quel piccolo spazio chiamato casa.

TRILOGIA DELLA COLPA

Un progetto di Fang-ta

Testo e regia Simone Guaragna

Con Pietro Formentini, Simone Guaragna, Martina Spampinato

Aiuto regia Chiara Bartolucci, Ilaria Pietrangeli

Spettacolo realizzato con il contributo delle azioni trasversali-formazione/promozione/residenza creativa a cura del Centro Internazionale La Cometa

Nat è solo un feto, Pi è la sua placenta. Greta è vedova di Fabio, Fabio è vedovo di Greta. Roberta è una segretaria, Khaled un trafficante di uomini, Dio…beh, Lui non ha bisogno di presentazioni. Tre quadri, tre mondi, tre storie apparentemente slegate tra loro che esplorano il concetto di “colpa” attraverso il racconto di momenti invisibili ma fondanti che riguardano l’essere umano: il prima della vita, la vita che incontra la morte e il dopo la morte.

PAGLIUZZE

Con Giulia De Luca

regia Thilina Pietro Feminò

di Alessia Cristofanilli

Organizzazione Associazione Fragile Spazio

G. ha sviluppato un’idea tutta sua sulle “parole”, le definisce ” ciò che ci avvelena”, ma lei stessa ne usa tante, di parole, è ironica, spigliata, gioca con la linguistica, sfida la sintassi, patita per gli inglesismi, con una certa fierezza sciorina le sue teorie sull’amore e sulle relazioni. Poi le luci si abbassano e si apre uno scenario completamente diverso, una donna fragilissima, totalmente in balia di un

sentimento ingombrante che le cambia il modo di muoversi e di parlare. Che cosa le sta accadendo? Cose mi chiama questa cosa?

LA MORTE, IL DIAVOLO E IL PARADISO

Testo: Valentina Bandera

Regia: Valentina Bandera e Elisabetta Mancusi

Con Valentina Bandera e Elisabetta Mancusi

Una figura simpatica e comprensiva entra nel salotto di una giovane donna e si rivela essere la Morte. Tra le mura di un convento vediamo una monaca del XVI secolo intenta a confabulare con  il diavolo ed infine un angelo guardiano ci accoglie in Paradiso attraverso le vicende di un’anima di nome Costanza…ma molto di tutto questo non è come ce lo saremmo immaginati.

PORNOGRAFICO VAUDEVILLE (O “MANIFESTO SUL NULLA”)”

Vincitore del premio “Miglior spettacolo” allo European Young Theatre 2024 – Festival dei Due Mondi di Spoleto

Regia: Stefano Poeta

di Stefano Poeta

con Giovanni Conti, Andrea De Luca, Gabriele Enrico, Stefano Poeta, Gianluca Scaccia, Luca Zaffanella

Due amici vengono invitati a casa di un loro conoscente per incontrare la sua nuova ragazza. Il pupazzo di un ventriloquo si prepara al suo primo appuntamento. Un uomo è convinto che il suo compagno non provi più nulla per lui. Ma tutto ciò è solo l’inizio di qualcosa di molto più assurdo, malato e, forse, irrecuperabile. Tre quadri per raccontare una cinica parabola sul maschile – assurda come un vaudeville, violenta come un porno. “Che scena pietosa”.

25 LUGLIO

HOW FEAR CAME

Di Leonardo Bianchi & Gian Maria Labanchi

Regia Leonardo Bianchi

con Leonardo Bianchi, Gianmaria Labanchi, Annamaria Ceccarelli,Marco Pulieri

Drammaturgia del suono Gian Maria Labanchi,Marco Pulieri

Vige un’unica regola nel Clan: il rispetto dell’altro e il limite individuale. L’equilibrio di questa comunità viene rotto dall’arrivo di un cucciolo d’uomo abbandonato che costringerà tutti, nessuno escluso, a fare i conti con sé stessi e con ciò che li ha resi “animali”. I personaggi sono tutti soggetti allontanati, scappati o esiliati perché rappresentano ognuno a suo modo, un lato oscuro della società: Bagheera è una prostituta; Baloo un maestro d’asilo accusato di pedofilia; Raksha una madre a cui hanno tolto la patria podestà; Akela un politico malato di Alzheimer. Shere Khan è una parte di ognuno di loro, rappresenta le loro paure e i loro ricordi più dolorosi, ciò che li ha costretti ad allontanarsi dalla città e a rifugiarsi nel clan della giungla.

UN COMUNE IMMORTALE

Regia di Filippo Capparella, Autore Alessandro Colombo, Interprete Alessandro Colombo

Questa è la storia di un padre che ha cercato di trasformare suo figlio in una macchina vincente: un numero uno del tennis. Così come il Dottor Frankestein ha regalato la vita alla sua creatura, così il padre di Agassi, con metodo e dedizione fanatica, ha portato Andre Agassi  alla gloria eterna… Ma a quale prezzo? In scena si proverà a raccontare l’ossessione di un padre che si riversa nell’ossessione del figlio generandogli una gabbia mostruosa di tormenti e solitudine”

IL SOGNO NEL MARE

Di e con Tomás Acosta

Musiche di Domenico Mannelli

Coprod. Collettivo LAN-DE-Sì, Ensemble Advena

Un ragazzo sogna di essere nudo e di nuotare dentro un mare fatto non di acqua, ma di vestiti, tutti di una diversa gradazione e intensità di blu. Ogni vestito che indossa è una diversa qualità dell’acqua, un livello più o meno profondo del mare. Ogni vestito che attraversa evoca l’ombra di storie naufragate. Il ragazzo le ascolta ma poi prosegue, perché sta cercando qualcosa. Non ricorda bene che cosa, sa solo che la deve trovare prima che il sogno finisca. Se non che…

SPETTRO VARIABILE

Nunzio Perricone/movimento

Alessandro Floridia/suono

Ivan Gasbarrini/video

Tre diverse macchine, con i propri codici poetici, che convergono e divergono, procedono per fluttuazioni, capricci, movimenti centrifughi.  Diversi strati che si compongono per accumulazione e sottrazione, mutando equilibri e traiettorie, innescando nuove forme e concatenamenti.  Suono analogico e video digitale, manipolati in tempo reale, creano risonanze nel corpo del performer: lo amplificano, lo deformano, lo rendono  corpo sonoro o corpo virtuale. Un limbo sospeso tra partitura e improvvisazione, tra ricerca e smarrimento, tra codificazione e continua riscrittura. Un punto cieco della coscienza, una zona d’ombra che apre all’inatteso, dove la parola è naufragata smarrendo i significati. Da questa postazione osserviamo, impariamo e resistiamo, cedendo il meno possibile all’automatismo compiaciuto dell’auto-narrazione.

IO, PSICOPOLIZIOTTO

Drammaturgia e Regia Arianna Ilari

Con Rosario Tronnolone

È l’ultimo giorno dell’anno 1983, uno psicopoliziotto, si chiude nel bagno della sua misera casa. Da un “teleschermo”, fuoriescono i proclami del grande fratello. L’uomo non sembra felice, tiene la testa tra le mani. Sospira, si alza, si guarda allo specchio. Si guarda attorno. Controlla di aver chiuso la porta del bagno. Infine si confesserà, in un delirio psicotico, fino Ad un tragico epilogo. Alla fine, in tutta la città si sente gioioso il conto alla rovescia e poi i brindisi che accolgono il nuovo anno, il 1984.

GIOCHI TRA UOMINI

Scritto da Mirko Lorusso

Con Michele Favaro e Mirko Lorusso

Musiche di Fil Cristallo

Foto di scena Giuseppe Potenza

Due uomini sono rinchiusi in uno scantinato. Fremono, intenti a sbarazzarsi di quello che sembrerebbe un corpo in un sacco. Questo luogo angusto e tetro diventa palcoscenico di momenti al limite del paradosso, nel limbo del non detto.