Finalista del Premio Letterario Internazionale Maria Cumani Quasimodo
Produzione Focus 2
Di e con Eleonora Gusmano
Regia Daniele Aureli
Dramaturg Giusi De Santis
Assistente alla regia ed estetica Ania Rizzi Bogdan
Musiche originali Alessandro Romano Lorco
Residenza creativa Fortezza Est 2024
Con il sostegno di Spintime
FORTEZZA EST 18– 19 – 20 Aprile 2024
Debutta in prima assoluta dal 18 al 20 aprile a Fortezza Est la Compagnia Focus 2 con “Il tuo è un posto dove non posso arrivare” un monologo di e con Eleonora Gusmano che racconta la ricerca di identità dell’animo umano e il suo desiderio di trovare il proprio posto nel mondo.
M vive dentro la sua casa. Qualcosa o qualcuno non le permette di uscire. Una vita intera rinchiusa tra quattro mura, arredate con paure ingombranti e desideri impolverati.
La storia di M è la storia di una donna, nata tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta.
È la storia di tante donne, uomini, ragazzi e ragazze… la storia di uno spaccato sociale e umano che tenta di riemergere dalle profondità dell’inconscio.
M oppure Lei. Un nome che alcuni faticano a pronunciare e che altri, invece, hanno dimenticato. Circondata dall’anaffettività, alla quale non riesce a ribellarsi, ne diventa vittima fino ad ammalarsi. Restano soltanto un cuore colmo di poesia e luoghi da inventare nei quali rifugiarsi: lo spazio piccolo e privato del bagno, la fossa nel materasso mai cambiato negli anni, la sua mente, a cui nessuno può avere accesso.
Una stanza, una finestra semi aperta, una porta chiusa a chiave, una radio. Poche cose attraverso le quali aggrapparsi per rimanere ancorata al presente. O, forse, alla realtà. E fogli sparsi, come unico e possibile strumento per comunicare col mondo. Ma qualcosa o qualcuno bussa alla porta della sua stanza…
Una ragazza dagli occhi azzurri ci racconta questa storia ‘sommersa’ in fondo al mare. Un monologo incalzante, alla ricerca dei pezzi mancanti della vita di M, per ricreare il suo non-posto nel mondo; per ritrovare la sua voce e, con essa, la sua identità. Riportando alla luce la sua storia anche attraverso le testimonianze di coloro che non l’hanno più vista. Memorie che diventano come scatti di istantanee insabbiate. Che provano a intercettare un luogo lontano, troppo lontano da raggiungere. Anche se proprio lì, a due passi da loro.