Nel novembre del 2016 nasce in Canada Searyl Doty: è il primo bambino al mondo ad essere identificato come ‘U’, Undetermined (sesso indetermi nato). Questo fatto di cronaca costituisce il punto di partenza per U*, primo spettacolo del collettivo, stimola un’ampia riflessione sull’indeterminatezza
dell’identità e sul significato delle categorie a livello linguistico e culturale.
Progetto vincitore del bando “Movin’ Up Spettacolo – Performing Arts 2017” del MiBACT e del premio della critica “DIRECTION UNDER 30 2018
– Teatro Sociale Gualtieri”. Creato in residenza presso L’Estruch (Sabadell, 2018) e La Caldera (Barcellona, 2018). Presentato al Teatro Sociale Gual tieri (Gualtieri, 2018), al Nuovo Cinema Palazzo (Roma, 2018), al Teatro Cavallerizza (Reggio Emilia, 2018), a Carrozzerie n.o.t. (Roma, 2019), al
Festival “OPERA PRIMA” (Rovigo, 2020).
Come spiega Michel Foucault, i soggetti trovano loro realizzazione all’interno di rapporti di potere spesso fondati su dicotomie: bene-male; bianco-nero;
giusto-sbagliato; donna-uomo. Se da un lato l’esistenza di categorie predefinite può essere letta come la volontà di riconoscere e nominare la realtà per
poter stabilire una relazione dialettica con ‘l’altro’, dall’altro implica una relazione di dipendenza con etichette immobilizzanti.
E se le categorie convenzionali di ‘maschio/femmina’, ‘uomo/donna’ non avessero più lo stesso valore? Muovendoci in una dimensione indeterminata, guidiamo lo spettatore alla scoperta dell’identità di genere, del significato etimologico di parole spesso (ab)usate, provando a confutare retaggi culturali,
limiti e giudizi. Attraverso i linguaggi del teatro, la performance, il gesto coreografato, le proiezioni video che sfaldano e attraversano il corpo, il suono,
sfondiamo la quarta parete e ci rivolgiamo a coloro che, curiosi e dubbiosi, vogliano indagare nuove prospettive, immaginare uno spazio di mezzo, pronti a perdersi, trovarsi e (dis)orientarsi.