FORTEZZA EST
STAGIONE TEATRALE 2022-23
Voli Pindarici
direzione artistica
Eleonora Turco, Alessandro Di Somma
Dopo la prima stagione “Prove di volo”, Fortezza Est spiega le ali con i sui “Voli Pindarici”, la seconda stagione teatrale dello spazio culturale di Tor Pignattara nato nel 2020 che prosegue e amplifica il lavoro del Teatro Studio Uno storico presidio artistico del Teatro Off della capitale.
Un nuovo anno all’insegna della pura creatività e ricerca inseguendo suggestioni, emozioni e fantasmagoriche trame poetiche: come il poeta Pindaro amava comporre versi senza seguire apparentemente uno schema preciso, la Stagione 2022-23 “Voli Pindarici” si compone liberamente di spettacoli dai colori differenti intrecciati in unica e variegata proposta, che consolida lo spirito indipendente e coraggioso dei direttori artistici Eleonora Turco e Alessandro Di Somma.
Fortezza Est lavora alla ricerca costante delle novità del panorama teatrale romano e non solo, unendo alla proposta teatrale un’ampia offerta formativa e un calendario fitto di attività culturali, cercando così di mettere in relazione gli artisti con la comunità che abita i sui spazi, aperti ed accoglienti come quelli di una casa, sicuri e avvolgenti come quelli di una fortezza.
Nel cartellone 2022-23 si alterneranno 28 spettacoli tra debu7tti assoluti e graditi ritorni in scena con compagnie di nuova formazione e artisti consolidati del panorama teatrale romano e nazionale come Matteo Tarasco, Marco Maltauro, Filippo Gili, Roberto Biselli, Claudia Gusmano, Gabriele Linari, Marco Quaglia, Stefano Patti, Bernardo Casertano, I Tre Barba e la compagnia Nano Egidio. Una fitta programmazione che da ottobre a maggio animerà il quadrante est della città, pensata per un pubblico eterogeneo, curioso e desideroso di scoprire il mondo attraverso il teatro.
Programma Stagione 2022/23:
27-29 OTTOBRE 2022
MOZZA
di e con Claudia Gusmano
Musiche Ermanno Dodaro
Disegno luci Manuel Monilu
Mozza è una giovane donna appena affacciata alla vita,con il desiderio profondo di voler far suo quel mare che ha accompagnato tutto la sua infanzia e che ora è diventato la sua culla morbida,necessaria,comoda a volte forse anche troppo. Mozza ha un duplice significato “marinaia” per desiderio e “mozzata” per volontà. E se in quel perdersi scoprisse che anche il mare è finito?E che dove finisce lui inizia la terra?La stessa che le provocava un tempo vomito,nausea e spossatezza adesso si palesa come la parte mancante per la sua “interezza”. Una storia che parla di acqua troppo salata da bere e di terra troppo pesante da sorreggere..ed accade qui ed ora,come solo la magia del teatro ci permette di fare.
3-5 NOVEMBRE 2022
SEMBRA AMLETO
di e con Francesco Zaccaro
Regia Ivano Picciallo
Una sedia. Sei tombe. Una montagnola di terra. Un testo dove tutto “sta scritto”: l’Amleto. La morte è lì davanti che guarda. Le tombe aspettano di essere riempite dei personaggi. L’attore in scena detta i tempi di un dramma conosciuto e tenta di ripercorrerne i passaggi cruciali cercando di improvvisare delle evoluzioni su un filo immaginario, sospeso tra realtà e finzione, teatro e rappresentazione, vita e morte, attore e personaggio. E’ farsa? E’ Grottesco? E’ Clownesco? Tutto è rappresentazione. Un’imperfetta ricostruzione del dramma Shakespeariano è necessaria perché l’attore arrivi a concludere il gioco, “togliersi il naso rosso”, a morire. Il personaggio muore, non l’uomo, che ha ancora qualcosa da dire alla madre defunta. È a lei, sulla sua tomba, che vomiterà
addosso parole segrete, logorate dal buio, insudiciate dai troppi silenzi. Confessa.
10-12 NOVEMBRE 2022
BURN SKIN
Di e con Claudia Salvatore, Carolina Cametti
disegno luci: Giacomo Marettelli Priorelli
Siamo grandi abbastanza, adulte abbastanza, indipendenti abbastanza, o non lo saremo mai abbastanza? La madre genera la figlia, lo stesso sangue, eppure la pelle ha scritta addosso un’alta storia, dichiara la propria autonomia, una direzione diversa, pretende di non essere un prolungamento, un’estensione, un possesso per diritto di nascita , la pelle scotta. Una scena ibrida, ventre materno, culla, stanza privata, appartamenti confinanti, fino ad un altrove, un fuori che trascina con se un conflitto eterno irrisolvibile. Madri che
non sanno lasciare andare, per un’inconsapevole paura della separazione dal proprio “feto”, un amore soffocante, o un amore assente; in ogni caso un amore difficile, impacciato, maldestro. Figlie che si dibattono tra la dipendenza e l’autodeterminazione, tra il rifiuto e il bisogno intrinseco di accettazione.
17-19 NOVEMBRE 2022
STORIA DI UNO CHE MI SOMIGLIA
Compagnia Kontra Moenia
di e con Livio Remuzzi
regia Arianna Di Stefano
collaboratori artistici: Matteo Ramundo, Maria Vittoria Rossi, Aldo Scarpitta.
Produzione Fortezza Est / Compagnia Kontra Moenia
con il sostegno di Festival Montagne Racconta
“Bisogna coltivare il nostro giardino” quest’ultima battuta chiude uno dei capisaldi dell’illuminismo. In Storia di uno che mi somiglia di luce ne è rimasta poca: bisogna cambiare la lampadina. Il protagonista è un ragazzo che si è perso nel buio della sua stessa vita, non sa più riconoscersi in quello che fa e mette la testa sotto la sabbia come fa lo struzzo. Storia di uno che mi somiglia è il tentativo stralunato e tragicissimo di ritornare alla vita, di provare tenacemente a coltivare il nostro giardino in quello che di certo non è “il migliore dei mondi possibili” ma forse come per questo candido ragazzo, come per la sua piantina, c’è ancora una speranza…A proposito, lo struzzo: l’uccello più grande del mondo che non sa volare, poverino.
25-27 NOVEMBRE 2022
THE LETTER OF LAST RESORT
di David Greig
Traduzione di Massimiliano Farau e Laura Mazzi
Con Laura Mazzi e Marco Quaglia
Scena di Fabiana Di Marco
Costumi di Ilaria Albanese
Luci di Camilla Piccioni
Regia di Massimiliano Farau
produzione 369gradi
Il nuovo Primo Ministro britannico, una donna, si è appena insediato. E’ ormai notte, ma lei si trattiene ancora nel suo studio per finire di scrivere una lettera di condoglianze alla madre di un soldato caduto. Non udito, quasi di soppiatto, un alto funzionario fa il suo ingresso e le spiega che è compito di ogni Primo Ministro, nel primo giorno del suo mandato, redigere un’altra lettera, ben più impegnativa, cogente e segreta, destinata ai comandanti dei sottomarini atomici Trident: la ‘lettera dell’ultima risoluzione’…
Basandosi su fatti assolutamente reali (la ‘lettera dell’ultima risoluzione’ viene davvero vergata a mano da ogni Primo Ministro britannico nel giorno del suo insediamento) David Greig ha scritto un complesso e raffinato rompicapo etico-politico in cui due intelligenze si sfidano attorno al più impegnativo dei quesiti che un capo di stato possa affrontare: quali scelte deve compiere, e secondo quali parametri etici, una nazione che rischi, in un ipotetico scenario di guerra atomica, di essere cancellata dalla faccia della terra?
1-3 DICEMBRE 2022
LA FESTA E’ FINITA
Regia di Giorgia Mazzucato
drammaturgia di Carolina Germini.
Con Eleonora Bernazza
Una produzione SB Teatro.
Rebecca e Sofia, oltre ad essere cugine, sono due amiche inseparabili. Cresciute nello stesso paese, a pochi metri di distanza, hanno sempre condiviso tutto. Se però Rebecca è goffa e imbranata, Sofia è agile e riesce in tutto. Da quando sono bambine sognano di festeggiare insieme i loro diciotto anni, ma quando il giorno della festa finalmente si avvicina, tra le due tutto improvvisamente cambia e nulla sarà più come prima. Attraverso un’esplorazione della memoria, Rebecca cerca di ripercorrere tutti gli eventi che l’hanno spinta a compiere quel gesto estremo.
8-10 DICEMBRE 2022
TORTELLINI E IL GIORNO IN CUI FURONO INVENTATI
di Alice Bertini e Federico Gatti
con Carlotta Solide Aronica, Alice Bertini, Michele Breda, Federico Gatti
regia Alice Bertini
disegno luci: Marco D’Amelio
musiche originali: Francesco Falanga
scene: Leonardo Barroccu
Una donna e un uomo, derelitti ai margini, ma anche sciocchi cittadini integrati negli alienanti meccanismi della società. Un re, che questi meccanismi ha creato: l’esercizio del potere fine a sé stesso ma funzionale a un’idea di società. La noia, sentimento comune a tutte le figure seppur lontane tra loro. Tra una profezia arcana e un presagio interiore, una paradossale gara di cucina a premi fornirà a tutti l’occasione per realizzare i propri desideri; pericolosamente diversi tra partecipanti e giuria, ma anche tra partecipante e partecipante.
15-17 DICEMBRE 2022
CHARTA
di e con Bernardo Casertano
Disegno Luci Chiara Saiella
Una produzione Teatro Akropolis e Fortezza Est
Charta è l’ultimo tassello di una trilogia sul tema della “condizione umana”.
Un percorso iniziato con Dino, ispirato da “Il re del plagio” di Jan Fabre, proseguito con
Caligola – Assolo.1, dal Caligola di Albert Camus. La chiusura della trilogia trae spunto da due testi: Affabulazione di P.P. Pasolini e Pinocchio di Collodi, nella trasposizione di Carmelo Bene. Si tratta di una descrizione personalissima dell’incognita della paternità. La visione di una esperienza enorme, che tanto può affascinare, quanto spaventare. È il tentativo di descrivere la sensazione a riguardo, attraverso la metafora di una prova apparentemente impossibile da superare, ma possibile da affrontare. Un “un padre” e “un figlio”, assolutamente interscambiabili e l’atrocità con cui si sopprime troppo facilmente l’io figlio di fronte alla paternità.
20 DICEMBRE – 1 GENNAIO 2022
SNOWFLAKE
regia Stefano Patti
con Marco Quaglia, Lucrezia Forni e Adalgisa Manfrida
Ass.alla regia Lorenzo Garufo
produzione 369gradi
con il sostegno di Fortezza Est
“Perché a Natale, beh… è quando si dice le persone ritornano a casa”.
A Andy piace la televisione nostalgica, le pinte di birra al pub e sentire gli album dall’inizio alla fine. Sua figlia, Maya, indossa scarpe buone, le piace affrontare belle discussioni e ha un piano segreto per abbattere il governo.
Il problema è che 3 anni fa Maya ha lasciato casa, e non si parlano da allora. Ma questo Natale potrebbe tornare. Andy sa che potrebbe farlo. Maya no.
Snowflake di Mike Bartlett è una storia sul conflitto generazionale, su padri e figlie e sulla difficoltà di ascoltarsi in questo periodo storico. Ha debuttato all’ Old Fire Station a Oxford nel 2018 e ha continuato il suo tour al Kiln Theatre di Londra nel 2019 diretto da Claire Lizzimore.
13-14 GENNAIO 2023
THE SHOW
Un progetto di Elisa Denti e Manuela De Meo
con Elisa Denti
testo di Manuela De Meo
regia di Luigi D’Elia
realizzazione costume Domiziana Pigino
produzione Sementerie Artistiche – Elisa Denti
con la collaborazione del festival Montagne Racconta (Treville, Montagne – TN)
si ringraziano Francesco Niccolini e Wrestling Torino
Quarant’anni, single, leggermente in sovrappeso. Adele è cinica, timida, tagliente e con una bestia interiore assopita sotto il disagio che l’accompagna in ogni momento della sua vita: soprattutto quando è costretta ad iscriversi ad un corso di wrestling. Un monologo a metà tra la stand up e la commedia, The Show è una confidenza al pubblico fatta di battute, goffaggini e affetto attraverso una triangolazione continua tra i suoi pensieri, gli spettatori e l’interazione con gli altri personaggi. The Show parla di alienazione e intimità, della gioia terrificante del cambiamento, parla di amicizia. Parla di vulnerabilità e di meschinità, di incomprensioni, del diritto ad essere felici.
19-21 GENNAIO 2023
FEAR OF MISSING OUT
Creazione di Francesca Lombardo
Musiche : Breathe this Air (Jon Hopkins) Sinfonia No.25 in G Minor K.183 di Mozart condotta da Peter Maag
Con il sostegno della Fridamodanza
Viviamo in società tecnologicamente avanzata, abbiamo un profilo su un social network,siamo un brand,un progetto che va promosso affinchè rimanga in vita perchè “se non sei online non esisti” e il tuo progetto muore.Bisogna produrre contenuti nuovi ogni giorno,fare di tutto per non sparire,investire sulla visibilità,essere sempre sul pezzo,non farsi dimenticare. Questa è la FOMO la paura di essere tagliati fuori,di essere esclusi,una nuova forma di ansia sociale che porta alla dipendenza da social network. Ed è nella corsa verso qualcosa che non si sa neanche bene cos’è che si rischia di perdere autenticità.
26-28 GENNAIO 2023
RIGOLETTO
da Giuseppe Verdi e Francesco Maria Piave a I Tre Barba
Regia I Tre Barba
con Lorenzo De Liberato, Alessio Esposito e Lorenzo Garufo
I Tre Barba, attraverso la prosa, ripropongono i libretti dei più celebri capolavori operistici del ‘700 e ‘800 offrendo uno sguardo irriverente, satirico e fantasioso, giocando in modo intelligente con la musica e i libretti dell’opera lirica, per rendere popolare e vicina a tutti una forma d’arte unica apparentemente lontana ed elitaria. Rigoletto, gobbo buffone di corte, ha una figlia, Gilda, la cui esistenza tenta di mantenere segreta ai cortigiani, molti dei quali intendono vendicarsi di lui per le sue beffe feroci. In un clima di festa sfrenato, su un palcoscenico pieno di palloncini e luci stroboscopiche, I tre Baraba costruiscono una vera e propria farsa del dramma, alternando ai versi del libretto alcuni testi in prosa e misurandosi, ancora una volta, con le arie più famose dell’opera tra le quali spiccano “Cortigiani, vil razza dannata”, “Bella figlia dell’amore”, “Questa o quella per me pari sono” e l’immancabile “La donne è mobile”.
2-4 FEBBRAIO 2023
BRECHTDANCE
Performance di nO (Dance First. Think later)
con Daniela VItale
Ideazione Elena Gigliotti e Daniela Vitale
Regia Elena Gigliotti
con la collaborazione di Dario Aita
BrechtDance nasce come una pillola di senso, un’azione artistica in un tempo e uno spazio vivo, del quotidiano. È una docu-performance, una terapia urbana collettiva. In scena una performer viaggerà attraverso le interviste e le voci di altre persone, esseri umani che porteranno in scena la loro la loro storia. Le voci dell’Altro che attraversano questa performance e gli danno vita, sono voci che di quello spazio e di quel tempo hanno bisogno e che tutt* dovremmo ascoltare. Ci sono voci di donne anziane sin viaggio tra memoria, presente e sogni, c’è una bimba che sussurra desideri e paure, c’è la voce di Brecht, che viene da un passato apparentemente lontano ma oggi più che mai vivo. Così la parola poetica si confonde con la confessione autobiografica, creando un tessuto sonoro sospeso tra la veglia e il sogno.
9-11 FEBBRAIO 2023
IL BARBIERE DI SIVIGLIA
da Gioacchino Rossini e Cesare Sterbini
regia I TRE BARBA con Lorenzo De Liberato, Alessio Esposito e Lorenzo Garufo
Il Barbiere di Siviglia è ispirato alla figura di Figaro, il protagonista della trilogia di Beaumarchais ed ha un impianto di commedia dell’arte, lasciando poco spazio alla psicologia dei personaggi e alle modernissime riflessioni sull’amore che caratterizzano l’opera di Mozart; i temi trattati, infatti, sono i soliti noti: l’amore ostacolato, il travestimento e l’equivoco.
Nell’allestimento de “Il Barbiere di Siviglia” I Tre Barba concedono più risalto al cantato cercando di valorizzare al meglio una delle opere liriche italiane più famose e maggiormente rappresentate nel mondo. I tre attori interpretano tutti i ruoli del testo dando vita ad un carosello frenetico e fortemente comico, servendosi unicamente di pochi oggetti simbolici con atmosfere anni cinquanta che strizzano l’occhio allo swing e alla musica leggera italiana.
16-18 FEBBRAIO 2023
COME CIO’ A CUI TUTTO TENDE
Scritto e diretto da Valentina Beotti e Federica Principi .
Sound design di Federica Principi
Con Valentina Beotti
Un ambiente immersivo fatto di suono e voce in cui prende vita una coscienza ibrida, donna e balena che racconta in modo inconsapevolmente spietato, a tratti ingenuo, la sua
fine e forse anche la nostra. L’esperienza animale filtrata attraverso la sensibilità umana in
un gioco di rimandi dove i confini del racconto confondono l’identità di specie.
Come ciò’ a cui tutto tende è un progetto di ricerca teatrale sul tema del clima, nello specifico sugli effetti delle variazioni climatiche sulle specie animali, compresa quella umana. Il progetto prende a pretesto gli effetti del surriscaldamento terrestre per interrogarsi sull’impatto delle nostre scelte individuali. Siamo disposti a tornare sui nostri passi di fronte ad un risultato che favorisce noi e penalizza qualcun altro?
Siamo in grado di capire cosa sia per noi realmente favorevole?
23-25 FEBBRAIO 2023
DON GIOVANNI
da Mozart e Da Ponte a i Tre Barba
regia di Lorenzo De Liberato
con Lorenzo De Liberato, Alessio Esposito, Lorenzo Garufo
Scenografia di Gianni Dessì
Scenotecnica Ignazio Garufo
Il Don Giovanni messo in scena da “I Tre Barba” non è il classico “latin lover”, dalle conquiste infinite, irresistibile a tutte e traditore impenitente. O meglio lo è… ma spogliato da tutto il suo fascino e arte seduttiva. In questo divertente e scanzonato allestimento Don Giovanni è un cialtrone, goffo e fanfarone, che vorrebbe magari essere quell’infallibile seduttore che si vanta di essere ma non sempre ci riesce. Un carnevale oscuro, una mascherata atta a reggere un gioco, una tradizione che vede Don Giovanni emblema del conquistatore. I Tre Barba si immergono nella finzione, contaminando l’opera, spingendosi sempre più verso il ridicolo, dove la lirica degli impostori prende il sopravvento.
9-11 MARZO 2023
PASSANDO LA NOTTE SOTT’ACQUA
regia Filippo Gili
di Lorenzo De Liberato
con Giorgia Ferrara, Federica Valloni
Kay dorme poco, dorme molto poco. Da qualche tempo il sonno fugge da lei senza una spiegazione concreta, almeno così sembrerebbe, lasciando Kay in balia della notte, una notte che la stritola e riesce ad alienarla come nessun’altra cosa. L’insonnia è venuta dal nulla e, per quanto ne sappia, a nulla è dovuta. Eppure in un certo momento, o comunque a causa di una qualsivoglia cosa… l’orologio di Kay deve essere impazzito.
Di giorno c’è la scuola, i suoi studenti e le traduzioni; la sua compagna, Jesse, che condivide con lei un umore che lambisce il limite dell’insostenibile, una madre che forse troppo prepotentemente vuole essere presente e risolutrice, una psicoterapeuta accettata a fatica e dopo tanta resistenza, che pretende di analizzare sogni, dove sogni non ce ne sono più, e forse un’amante, o almeno qualcuna che lo sembri o che ne vesta i panni senza troppo successo o, al contrario, con grande successo…
16-18 MARZO 2023
TUTTE LE PERSONE VIVE
di Rosalinda Conti
con Giordana Morandini
Agata abita in una casa in campagna. Una mattina di primavera si sveglia e si rende conto che l’albero del suo giardino non ha più foglie. Un esperto di alberi le dice che il suo albero sta morendo, che è molto fragile e che di conseguenza va abbattuto. Allora Agata pensa alla morte.
Lo spettacolo si pone diverse domande: possiamo noi, individui che abitano un occidente civilizzato, colto, nevrotico, perlopiù metropolitano, lasciare che la natura, nel suo peculiare modo, ci insegni come guardare da un altro punto di vista l’abisso verso il quale tutto corre o cammina? Cosa è cambiato in noi (e nel nostro sistema immaginifico) da quando, quasi due anni fa, la morte è rientrata senza invito dalla porta principale, costringendoci a riflettere non solo sul modo in cui moriamo ma anche sul modo in cui viviamo?
23-25 MARZO 2023
MANI DI SARTA
regia Andrea Di Palma
con Andrea Di Palma
testo di Andrea Di Palma e Federica Ponza
musiche originali Francesco Cellitti
con il sostegno del Festival Montagne Racconta
Selezione Strabismi Festival 2022
Dossier Risonanze Network
Finalista Tuttoteatro.com – “Dante Cappelletti” 2021
Nonna Maria ha fatto la sarta per una vita. Con le sue mani da sarta preso le misure di pelle e cuore di tutto il paese. Dalla finestra le scorreva davanti la Valle del Sacco a cui altri disegnavano vestiti nuovi: l’Italia dettava la moda e la Ciociaria la seguiva. Mani di Sarta è la storia di una terra ormai avvelenata e di quattro vestiti lasciati incompleti da mia nonna perché “qua se fanno più funerali che matrimoni, ormai”. E forse, ora, è il momento di finirli questi vestiti, nonna.
30 MARZO- 1 APRILE 2023
INES
di e con Andrea Fabi
luci Jack Vincent
costumi e scenografia Camille Collin
musiche: Alessandro Medori
Ines è un monologo grottesco, una dark comedy che si interroga su quali siano i limiti dell’arte nel teatro contemporaneo quando si affrontano temi come l’appropriazione culturale, il blackfacing e la cancel culture. Sul palco troviamo Ines, che invita il pubblico ad una festa per celebrare, insieme a lei, una vittoria: di che vittoria si tratti ce lo dirà lei stessa. Il personaggio di Ines è simbolo e metafora dell’essere umano predestinato alla sconfitta, del capro espiatorio che partecipa alla propria immolazione, il tutto raccontato con un registro grottesco che non sfocia mai nel tragico, ma che anzi tende ad una comicità straniante. Alla storia di Ines si alternano scene in cui l’autore si palesa in quanto tale, riflettendo sulla natura del linguaggio teatrale e indagandone la legittimità e gli abusi, mettendo al centro della riflessione il ruolo sociale della finzione teatrale, anche rispetto alla creazione di questo stesso spettacolo.
13-15 APRILE 2023
DOPO LA BORA
di Francesca Miranda Rossi
regia Federica Dordei
con Isabella Delle Monache, Giulia Chiaramonte, Nicholas Andreoli
Nel 1971 Franco Basaglia diventa il direttore del San Giovanni, il manicomio di Trieste. Nel 1973 organizza un laboratorio di falegnameria nel Padiglione P dove viene costruito un grande cavallo azzurro, nella cui pancia sono raccolti i desideri degli internati. Per un giorno i cancelli del manicomio si aprono e i matti scendono in strada, in parata. Dopo la bora traccia le storie di una folla di personaggi che abitano Trieste e il suo ospedale. Per poter affrontare la malattia, dice Basaglia, dovremmo poterla incontrare fuori, al di fuori di ogni istituzione. Ma esiste veramente un fuori?
20-22 APRILE 2023
GUARDARE IL SOFFITTO
d e con Giulia Francia
“Guardare il soffitto” è un progetto elaborato nel periodo della quarantena. L’idea parte dalla curiosità personale dell’autrice precedente al lockdown sul fenomeno degli Hikikomori. Questo termine giapponese è usato per riferirsi a coloro che hanno scelto di ritirarsi dalla vita sociale. I disturbi mentali che si vanno ad approfondire su dei testi, sulla rete, sulle testimonianze dirette, la maggior parte delle volte, lasciano al lettore quella sorta di sensazione di riconoscimento. Naturalmente perché in ognuno di noi esiste una sfumatura di qualsiasi nevrosi o psicosi che sia. Ed è per questo che è sempre molto pericoloso “farsi medico” semplicemente scorrendo l’elenco dei sintomi. “Guardare il soffitto” non è la storia di un Hikikomori ma nasce dalla spinta nata dallo sviluppo di quelle letture su questo fenomeno.
27-29 APRILE 2023
ECO – About Elizabeth
Drammaturgia Leonardo Bianchi Gian Maria Labanchi
Regia Leonardo Bianchi
Con Leonardo Bianchi, Maria Campana, Annachiara Fanelli, Claudia Guidi, Gian Maria Labanchi e Luigi Pedranzini
Drammaturgia del suono Gian Maria Labanchi
Disegno luci Martin Emanuel Palma
Costumi Daniel Mantovani
Stanca di una vita priva di pace e libertà, e dopo essere miracolosamente scampata a due attentati, Elisabetta ha un dialogo con la morte che le propone un patto: una vita, in cambio della libertà. Elisabetta accetta. In quei giorni a corte si presenta un nuovo poeta, Orlando. Il giovane nasconde un forte bisogno nei versi delle sue poesie: la necessità di abitare un corpo femminile. Elisabetta, perciò, invita Orlando a diventare se stessa.
Tradizione e innovazione si mescolano in scena per raccontare una storia che parla di Storia, anche se solo accarezzandola, per permetterci di parlare di presente più che di passato.
4-6 MAGGIO 2023
TETRO
di Antonio Sinisi con Gabriele Linari
musiche originali Cristiano Urbani
regia Antonio Sinisi
Ispirato al testo “Batman The Killing Joke” comic novel scritto da Alan Moore e disegnato da Brian Bolland, “Tetro” è uno spettacolo che attraverso il pretesto del fumetto riflette con profondità e attenzione su uno dei temi più controversi e discussi dei nostri tempi, l’affascinate contrapposizione tra bene e male come linea sottile che separa irreparabilmente normalità e follia. Tetro indaga le mille sfumature della psiche umana partendo dall’enigma del più grande criminale dei fumetti, Joker, secondo cui solo una pessima giornata divide una persona sana di mente da uno psicotico. Un lavoro che si arricchisce di due riferimenti fondamentali: “Pensieri” di Giacomo Leopardi e “Nodi” di R.D. Laing, il primo per approfondire la natura dei rapporti umani sul loro fondamento che è l’egoismo e il secondo per analizzare l’esperienza e il comportamento interpersonali attraverso l’antipsichiatria.
11-13 maggio 2023
SIAM PRONTI ALLA MORTE
Spettacolo scritto e interpretato da
Marco Maltauro e Stefano Vigilante
Regia di
Marco Maltauro
“Si può scherzare con la morte e anche prenderla sul serio?
Prenderla sul serio significa riconoscere che il tabù dominante della nostra società è appunto la
paura di invecchiare e la morte. È l’angoscia sottesa al nostro malessere: siamo una società di
vecchi che non hanno imparato, che non vogliono imparare, l’arte di uscire di scena. Per la quale il
valore di una persona diminuisce con l’età. E per la quale il lutto va consumato da soli, come la
masturbazione.
Non abbiamo capito che contemplare la morte, la propria morte, non la rappresentazione della
morte che vediamo nei film e nei telegiornali, non è un atto morboso e depressivo ma al contrario
una scelta rivoluzionaria, liberatoria, che restituisce all’individuo autenticità ed esuberanza. A quel
punto, quando l’idea della tua morte l’hai assunta e la porti con te, puoi pienamente goderti la vita.
Questa prospettiva altamente oscena, scorretta, provocatoria, che urta la sensibilità comune, viene
espressa da due specie di clown, uno serio e uno meno serio, nel corso di questo spettacolo.
Che è una scommessa, che mette in crisi l’opinione corrente.
Che altro dovrebbe cercare di fare il teatro ? “
18-20 MAGGIO 2023
NANO EGIDIO CONTRO IL MALE DI VIVERE SPESSO INCONTRATO
scritto e ideato da Marco Ceccotti
con Marco Ceccotti, Simona Oppedisano,Francesco Piciotti
Ad un certo punto del cammino della nostra vita ci rendiamo conto che la maggior parte di ciò in cui credevamo, compreso noi stessi, ci ha deluso o viene messo in discussione. Tutto quello che ci circonda incomincia a mostrare delle piccole e metaforiche crepe che da un momento all’altro possono allargarsi e far crollare tutte le nostre certezze. In mezzo a queste crepe si insinuano le paure, le crisi e le ansie che caratterizzano i nostri tempi. Lo spettacolo si ispira ai film d’azione americani senza averne i soldi e i mezzi. Gli effetti speciali, il montaggio rapido e le mirabolanti scene d’azione, tipici di questo genere cinematografico, vengono ricreati in scena tramite la manipolazione di oggetti, la costruzione di gag comiche dal retrogusto drammatico ed una sana e inconsapevole autocritica.
26-27 MAGGIO 2023
Margine Operativo presenta
ANIMALI + MEMORIE DAL SOTTOSUOLO
ideazione Pako Graziani e Alessandra Ferraro
regia Pako Graziani
performer Yoris Petrillo
sound designer Dario Salvagnini
light designer Marco Guarrera
produzione Margine Operativo
coproduzione Twain e festival Attraversamenti Multipli
biglietto unico 7.00€
ANIMALI
Un’esplorazione della natura umana attraverso lo sguardo degli animali.
Ma non c’è nessuna mitizzazione della natura: la ferocia appartiene al regno animale, è una dellemodalità di quell’interconnessione universale.
Una performance che affonda le sue radici in “Anima” del poliedrico artista Wajdi Mouawad. Glianimali sentono gli umani per come sono davvero, ne percepiscono l’aura, il temperamento e leinquietudini e questo li porta a provare per loro simpatia, repulsione o paura.
MEMORIE DAL SOTTOSUOLO
La performance si confronta / interagisce / dialoga con il romanzo Memorie dal sottosuolo di Fëdor Dostoevskij, scritto nel 1864 sotto forma di un monologo-confessione, e diviso in due parti: Il sottosuolo e A proposito della neve bagnata. Si rimane impressionati di fronte alla contemporaneità di un testo come Memorie dal sottosuolo che è forse l’opera più profonda e compiuta di Dostoevskij Un performer “entra ed esce” dal romanzo dello scrittore russo: agisce le sue parole, descrivecome lettore l’opera e la sua trama. Una narrazione, un dispositivo drammaturgico sempre in bilico tra azione e testo, mescolando danza, teatro fisico, letteratura e paesaggi sonori. Questa performance prosegue la ricerca performativa e drammaturgica di Margine Operativo di connessione tra testo-parola, azione-movimento, e suono-spazi.
Un percorso di elaborazione poetica e tematica, intorno ad alcuni nuclei della contemporaneità.
biglietto unico per entrambe le performance 7.00€
Voli Pindarici // Stagione 2022/2023 Fortezza est
via Francesco Laparelli, 62 Roma – Tor Pignattara
Orario Spettacoli giov-ven-sab ore 20:30
biglietto unico 12.00€
info e prenotazioni
329.8027943 / prenotazionifortezzaest@gmail.com
Voli Pindarici // Stagione 2022/2023 Fortezza est
via Francesco Laparelli, 62 Roma – Tor Pignattara
Orario Spettacoli giov-ven-sab ore 20:30
biglietto unico 12.00€
info e prenotazioni
329.8027943 / prenotazionifortezzaest@gmail.com